Vol.5 Capitolo 1 - Certe volte come un animale selvaggio in calore

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    Il nemico era—Nero.


    No, non nero; scuro, indossava qualcosa che sembrava un impermeabile.


    Era alto forse 2.5 metri. Molto alto. Si poteva quasi definire umanoide.


    Aveva una testa stranamente piccola, si poteva dire lo stesso delle braccia e delle gambe. La forma del suo corpo era come un triangolo invertito.


    Impugnava un’arma con una lunga impugnatura. La spada era come un grande, duro pugnale, e, ecco, era praticamente una Naginata.


    Si sporgeva in avanti usando la Naginata come bastone mentre camminava.


    I suoi passi erano silenziosi e per qualche motivo nemmeno la Naginata che portava con sé faceva rumore. Il perché era un mistero ma Haruhiro decise di accettare le cose per come stavano.


    “Ecco, dovremmo?” chiese Haruhiro.


    Kuzaku fece un respiro profondo, abbassando la visiera del suo elmo. Ehhh…


    Come servo di Lord SkullHell Ranta decise di chiamare il suo elmo che aveva un design da scheletro “Risata minacciosa”. Forse pensava che lo rendesse più figo. Forse è perché era un idiota. Si, probabilmente l’ultimo, era sempre stato un idiota e probabilmente lo sarebbe stato per sempre.


    Yume estrasse una freccia dalla faretra preparando il suo arco composito elfico. Era sempre meglio con il suo Machete rispetto al suo arco ma assieme a quello aveva comprato anche un nuovo arco. Aveva imparato due abilità a riguardo e anche se non aveva ancora domestichezza stava facendo del suo meglio.


    Merry controllava il marchio sul suo polso sinistro che indicava che la magia Protection era attiva poi fece un segno dell’esagramma. “O luce, possa la protezione divina di Lumiaris vegliare su di te…Assist.”


    In quel momento apparve un altro esagramma sul polso di Kuzaku.


    Il nemico sembrava aver sentito il canto di Merry. Si stava dirigendo verso di loro, accumulando velocità all’ arrivo.


    Shihoru iniziò il suo canto mentre disegnava sigilli elementali con il suo bastone. "Ohm, rel, ect, delm, brem, darsh."


    Un elementale nero esplose e avvolse sottilmente il corpo di Shihoru. Armatura Ombra. Avrebbe funzionato solo una volta e c'erano dei limiti a ciò che poteva proteggere, ma poteva neutralizzare un attacco. Per un mago con un’armatura leggera, era un incantesimo difensivo che poteva fare la differenza.


    Il nemico si stava già avvicinando. Presto sarebbe stato a portata di tiro con la sua naginata.


    "Vai, Kuzaku", disse Ranta.


    Piuttosto che rispondere all'incitamento di Ranta, Kuzaku avanzò a passi larghi e rilassati.


    Il nemico fece oscillare la sua naginata. Kuzaku non si tirò indietro. Si fermò e tese lo scudo. Non bloccò tanto la naginata quanto la scansò via con il suo scudo. Non era l'abilità Block, era Bash.


    Ci fu un incredibile fragore e la naginata del nemico fu fatta volare via.


    Kuzaku tese la spada verso il torso esposto del nemico. Il nemico balzò indietro con appena un suono.


    Yume scoccò una freccia. Lo colpì alla spalla sinistra.


    Haruhiro si diresse alla destra del nemico, mentre Ranta cercò di avanzare alla sua sinistra. Al nemico non piacque e si ritirò ancora di più.


    "Ora!" Urlò Merry. Ovviamente tutti sapevano cosa intendeva.


    “Suuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu...”


    Emise quel suono bizzarro. Aveva entrambe le braccia tese. Durante quell'intervallo mentre si stavano stirando, era completamente aperto.


    "Attaccatelo!" chiamò Haruhiro.


    Haruhiro girò intorno al nemico. Kuzaku alzò lo scudo davanti a sé e caricò. Ranta era...


    Cosa? di nuovo? Gli piace proprio farlo.


    “Bwaheheheh...! Slice...!"


    Brandiva una spada lunga - che Ranta aveva deciso di chiamare Traditore, solo perché l'elsa era nerastra e in un certo senso le si addiceva, ma per il resto era solo di discreta qualità – estrasse la spada disegnando un otto, un'abilità con la spada che era certamente appariscente. Se fosse stato usato da un qualsiasi cavaliere del terrore  diverso da Ranta, avrebbe potuto anche sembrare bellissimo. La volgarità di Ranta aveva abbassato la grazia e la dignità dell'abilità Slice. Ma andava bene, a patto che non ne riducesse anche il potere.


    Traditore aveva tagliato il braccio destro del nemico. La spada lunga di Kuzaku colpì il fianco del nemico. Il braccio sinistro e la testa del nemico erano duri, ma il resto non così tanto; una lama sarebbe passata attraverso.


    Nel momento in cui le braccia del nemico si furono dimezzate alla loro lunghezza originale, Haruhiro aveva preso posizione dietro di lui. Non avrebbe attaccato immediatamente. Non era ancora il momento.


    Mentre Haruhiro era nascosto, Kuzaku e Ranta si avvicinarono sempre di più. Quando il nemico era in modalità braccia lunghe attaccavano all’ istante.


    Yume scoccò un'altra freccia, colpendolo alla spalla destra.


    Sta arrivando? pensò Haruhiro.


    Circa due secondi dopo, il nemico cercò di ritirarsi ma Haruhiro era proprio lì nella direzione in cui stava cercando di ritirarsi. Sembrava che avesse dimenticato persino che Haruhiro esistesse.


    Haruhiro aveva usato Stealth per cercare di far dimenticare il nemico di lui. Aveva dato i suoi frutti. Haruhiro era stato in grado di aggrapparsi alla schiena del nemico, pugnalando il nemico mentre stava ancora elaborando ciò che era appena accaduto. Haruhiro diede al pugnale una brusca torsione e lo strappò, poi lo infilò di nuovo.


    Probabilmente il nemico stava per fare un salto verticale per cercare di buttare via Haruhiro. Piegò le ginocchia e abbassò i fianchi. Era un segno che stava arrivando.


    Haruhiro balzò via prima che il nemico saltasse.


    Il nemico balzò in aria con un balzo poco convinto, poi immediatamente abbassò di nuovo la postura.


    “Suuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu...”


    Entrambe le braccia si rimpicciolirono. Quella era un'altra apertura.


    "Punishment!" gridò Kuzaku.


    "Hatred!" urlò Ranta.


    Kuzaku e Ranta balzarono entrambi sul nemico nello stesso momento, facendo oscillare le loro spade in diagonale. La spada lunga di Kuzaku colpì duramente il nemico alla testa, spazzandogli via il cappuccio, mentre il Traditore di Ranta gli affondava nella spalla destra. Dopo di che, entrambi ricevettero altri due o tre colpi, poi si ritirarono quando le braccia finirono di rimpicciolirsi. Il teschio metallico che era la sua testa era ora chiaramente visibile.


    "Jess, yeen, sark, fram, dart!"


    Era Falz Magic di Shihoru. Thunder. Il nemico fu colpito dal fulmine e si contrasse.


    La sua bocca si aprì, ma i suoi denti erano serrati.


    Chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik, chik.


    Aveva iniziato a schioccare la lingua.


    "Kuzaku!" chiamò Haruhiro.


    Kuzaku rispose: "Sì" e caricò il nemico.


    Il nemico stava per alzare il ginocchio sinistro. Questo era il movimento che faceva quando si preparava per un calcio al ginocchio in salto. Quando Kuzaku si schiantò contro di lui con il suo scudo, il nemico fu travolto.


    "Ben fatto!" Ranta urlò con una risata volgare mentre attaccava il nemico.


    Anche Kuzaku stava usando la sua spada lunga per colpire il nemico.


    Haruhiro prese una decisione. Finiamola qui. Non stava davvero cercando di stabilire un tempo record o altro, ma sembrava abbastanza fattibile, e anche se il nemico avesse reagito, il gruppo avrebbe gestirlo.


    Era troppo sicuro di sé? No. Questo era un nemico che avevano combattuto diverse volte ormai. Avevano più o meno ciò che rendeva questo diverso dagli altri. In realtà, erano ben consapevoli di quanta poca varietà ci fosse tra i diversi membri di questa razza.


     


    Gli Ustrel.


    Non si stava lasciando trasportare, e dopo la prima volta che avevano incontrato questo tipo di mostro, Haruhiro non avrebbe mai immaginato che sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe potuto pensare questo.


    Non possono competere con noi adesso, pensò fiducioso.


    "Lo stiamo finendo!" gridò.


    Quando Haruhiro fece quella dichiarazione, Yume estrasse il suo machete e si avvicinò. Merry preparò il suo bastone senza lasciare il fianco di Shihoru.


    L’ Ustrel, naturalmente, stava cercando di rimettersi in piedi, ma ogni volta che lo faceva, Ranta lo scherniva e gli tagliava le braccia o le gambe da sotto, impedendogli di alzarsi.


    Ranta fa sempre queste cose con tanta gioia, pensò Haruhiro. Deve derivare dalla sua cattiva personalità.


    Kuzaku stava concentrando il suo assalto sulla testa e sul collo dell'Ustrel, non tanto colpendolo quanto picchiandolo. Kuzaku era sempre stato dotato di un corpo alto e forte. Quando Kuzaku abbatté la sua spada lunga con tutta la sua forza, la forza distruttiva dietro di essa fu considerevole. Quando si concentrava perdeva la capacitò di parlare, ma non era un difetto. Kuzaku continuò silenziosamente a macinare la forza vitale rimasta nell'Ustrel.


    "Miao! Furious Tiger!” Urlò Yume.


    Questa abilità di Yume, in cui faceva una capriola seguita da un potente colpo al nemico, era piuttosto pericolosa. Ogni volta che lo vedeva, Haruhiro pensava è incredibile che non abbia paura di farlo.


    Mentre teneva d'occhio i suoi compagni, Haruhiro di tanto in tanto fissava la schiena dell’Ustrel. Questa era, beh, solo un'abitudine. Non importa cosa stessero affrontando, se osservava da vicino, poteva capire che tipo di creatura fosse... o almeno così si sentiva. Era solo che si sentiva così, e non poteva essere vero, ma era stranamente rassicurante guardare le spalle del suo nemico.


    Di tanto in tanto, mentre lo faceva, gli veniva in mente una strategia. Tipo, questo tipo sembra debole in questo punto, o, ha questo modo strano di, è qui che dovremmo attaccarlo.


    E poi, raramente, vedeva quella linea. Per essere più precisi, era una luce fioca che era come una linea. Sembrava una sorta di visualizzazione. Il mio avversario si muoverà in questo modo e ha questo tipo di debolezza, quindi dovrei farlo. Era una sorta di previsione istantanea.


    Mettendo da parte la questione se si trattasse effettivamente di una fantasia o meno, a quanto pare tutti avevano questo tipo di visione. In generale, erano più facili da vedere quando si trovavano in una situazione difficile. In alcuni casi, aveva sentito dire che era possibile vedere più linee. In altre parole, alcune persone erano state in grado di fare previsioni multiple in modo istantaneo.


    Differiva da persona a persona.


    Indipendentemente da ciò, era un'abilità che aveva ogni ladro. Niente di speciale.


    Certo che no, pensò Haruhiro. Mi va bene, davvero. Haruhiro non era affatto deluso. Un'abilità speciale che ho solo io. Ovviamente sarebbe bello averne una ma dubito che ne avrò una. C’è poco da fare. Non ho quello che non ho.


    Detto questo, se dovessimo dire: io—noi, non abbiamo niente, non sarebbe affatto vero. Potremmo non essere all'altezza della quantità, della qualità e della varietà di ciò che abbiamo rispetto a dei geni, ma anche le persone comuni non hanno nulla. Devono accontentarsi di quello che hanno. Ci sono cose che le persone comuni possono fare. Le persone comuni possono crescere. Possiamo diventare più forti nel nostro modo semplice e ordinario.


    Ci fu un suono aspro e stridulo. L’ Ustrel aveva già la bava alla bocca e batteva i denti. Era in punto di morte.


    "Prendi questo, e quello, e questo, e quello, e questo!" gridò Ranta.


    Aveva spinto il Traditore nella schiena dell Ustrel più e più volte. Kuzaku indietreggiò, guardando Haruhiro. Haruhiro annuì. Non c'era bisogno di sprecare più energia del necessario. L’ Ustrel stava morendo. Ranta poteva occuparsi del resto. Ranta amava tormentare a fondo un nemico morente e spegnerlo a morte.


    Non che Haruhiro non si chiedesse se serviva davvero comportarsi in quel modo, come persona, ma la sua crudele spietatezza li aveva aiutati occasionalmente. Ovviamente, se avessi chiesto ad Haruhiro se il ragazzo gli piaceva o no, la risposta sarebbe stata che lo odiava davvero con ogni fibra del suo essere.


    "Oh, sìhhhhh!" gridò Ranta, salendo sull’ Ustrel e cominciando a fare qualcosa. Probabilmente stava cercando di mettere le mani su un bottino.


    Detto questo, gli ustrel non erano una buona fonte di denaro. Le uniche cose che avevano che valessero un buon prezzo erano i loro teschi metallici e le naginata che portavano. Entrambi erano ingombranti e non valeva la pena di riportarli indietro. Soprattutto i teschi metallici. Potevano sembrare elmetti, ma in realtà erano qualcosa di simile a un esoscheletro e non potevano essere tolti, quindi dovevi portarli indietro con la testa ancora dentro. L'avevano provato solo una volta, ma nonostante tutto lo sforzo richiesto, erano rimasti delusi dal guadagno. Haruhiro non avrebbe mai voluto farlo di nuovo.


    Quello che Ranta voleva era prendere un pezzo del corpo del ustrel, solo perché tenere dei trofei era il suo fetish disgustoso... no, non proprio. I Cavalieri del terrore prendevano un orecchio, un artiglio o un altro piccolo pezzo dei nemici che uccidevano personalmente per offrirli a Skullhell. In quel modo avrebbero accumulato vizi, il che gli avrebbe permesso di apprendere la magia del cavaliere del terrore e le abilità di combattimento, o di rafforzare la loro magia da cavaliere del terrore con la benedizione di Skullhell.


    Beh, è un bruto, pensò Haruhiro.


    In un gruppo di venti soldati volontari, saresti stato fortunato a trovare anche un solo un cavaliere del terrore. Era facile capire perché ce ne fossero così pochi.


    Non potevo sopportare di farlo, pensò Haruhiro. A meno che non si adatti davvero alla tua personalità, non puoi continuare a essere un cavaliere del terrore.


    Peggio ancora, anche se non potevi andare avanti, chiunque diventasse un cavaliere del terrore non poteva più passare a un'altra classe. Erano costretti a giurare fedeltà solo a Skullhell e a non tradirlo mai finché vivevano. In altre parole, il loro codice diceva che non potevano smettere di essere dei cavalieri del terrore. Se avesse lasciato la gilda, i suoi compagni lo avrebbero inseguito. Sarebbe stato ucciso.


    Allarmante. I cavalieri del terrore erano troppo spaventosi.


    "Uhehehehe!" Ranta ridacchiò, sollevando qualcosa ricoperto di sangue nerastro. Un dente dell'ustrel, a quanto pare. Haruhiro si coprì la bocca con il dorso della mano, combattendo l'impulso di vomitare.


    Sì, sono sicuro che starà bene. La classe gli si addice davvero. In realtà, è un cavaliere del terrore fino in fondo. È la sua vocazione, ne sono sicuro.


    Terminato il lavoro di Ranta, Haruhiro e il gruppo decisero di lasciare i resti dell’ Ustrel e andare avanti. Questo era il bordo del nido dei Murian. I murian avrebbero senza dubbio ripulito il corpo.


    Il Wonder Hole. Erano passati più di quattro mesi da quando avevano messo piede qui per la prima volta.


    Onestamente, non era stato molto redditizio. In realtà, stavano spendendo tutti i loro guadagni in cibo, bevande, bagni, attrezzature e occasionali viaggi di ritorno ad Alterna per apprendere nuove abilità.


    L’avamposto di Lonesome field aveva una filiale della compagnia di depositi Yorozu e, se erano disposti a ignorare le commissioni elevate, potevano prelevare il denaro che avevano in deposito presso la filiale principale, ma i loro risparmi non erano cresciuti affatto. Peggio ancora, Haruhiro era andato sotto e non sarebbe stato sorpreso se lo fossero stati anche i membri del suo gruppo.


    Ora possiamo andare un po' più a fondo, pensò Haruhiro. Kuzaku si è abituato al party e ora è Tank funzionale. Ognuno di noi è diventato più forte a modo suo, al punto che possiamo facilmente pulire il pavimento con un ustrel. Stiamo facendo progressi costanti... forse?


    È difficile da dire. Penso che stiamo andando a un buon ritmo, però. A volte le cose non vanno bene e questo può essere un vero casino. Ci sono momenti in cui anch'io mi tormento su cosa fare. Poi ci sono anche momenti in cui accetto semplicemente che pensare troppo non cambierà nulla e mi concentro sul lavoro di quel giorno.


    Le cose vanno bene? lui si chiedeva. La risposta a questa domanda cambia ogni tanto. In questo momento, sì, va bene, o almeno non male, direi.


    Haruhiro era davanti al gruppo, tenendo d'occhio l'area intorno a loro mentre avanzavano attraverso il nido di Murian con i suoi numerosi tunnel laterali. Poiché era comparso quell'ustrel, i murian si erano tutti ritirati. Non si sarebbero mostrati.


    “Amico...” disse Ranta annusandogli il naso. “Le cose sono diventate, non so, un po' ripetitive, vero?, cioè.


    “...Eccolo di nuovo,” disse Shihoru con un sospiro.


    “Eh? Hai detto qualcosa, tette cadenti? chiese Ranta.


    "Qu... Non sono cadenti!" esclamò Shihoru.


    "Non lo so", disse Ranta. “Non le ho viste. Dovresti lasciarmi controllare di persona. Si è così. Questo è quello che devi fare. Non posso dire con certezza che non siano cadenti. Ho ragione, Kuzacky?


    "Potresti smetterla?" chiese Kuzaku. «Non chiamarmi così.»


    "Kuzackyyyy!"


    "Cosa sei, un ragazzino?" chiese Kuzaku.


    "IO. Sono. UN. Adulto. Sono un adulto, non importa come la metti. Sono adulto, sono troppo adulto. Lo sai, vero, Kuzacky?


    “Amico...” disse Haruhiro, maledicendosi per essersi intromesso quando sapeva che non sarebbe servito a niente ed era meglio stare zitti. Ovviamente maledisse Ranta ancora di più. Mezzo miliardo di volte di più. “Non puoi fare altro che disturbare le persone? Non ti vergogni di vivere così?


    "Ovviamente non mi vergogno", disse Ranta. “Lo faccio con orgoglio, e tu lo sai. Vivo senza mostrare ritegno verso nessuno. Non lo vedi, idiota?


    «Sei un ottimo esempio di malvagità prosperosa», disse Merry freddamente.


    “Il tuo odio,” disse Ranta con una risatina profonda e sinistra, “mi dà forza. Capisci? Questo perché sono un cavaliere del terrore. Io sono l'oscurità. A proposito, Yume, le tette di Shihoru sono cadenti, vero?"


    "Eh?" Yume corrugò la fronte e poi, probabilmente senza pensarci, si portò le mani al petto e fece un gesto come se stesse sollevando qualcosa di pesante. "Aspetta, non esiste che Yume te lo dica, Ranta, pervertito!"


    Haruhiro distolse frettolosamente lo sguardo. I suoi occhi incontrarono per caso quelli di Kuzaku. Avevano avuto una conversazione inespressa.


    “...Proprio ora, sembravano piuttosto pesanti...”


    "Sì. Davvero pesanti...”


    No, no, no, no, no, pensò insistentemente Haruhiro. Fermati. È imbarazzante pensare a quel genere di cose con i miei compagni. È meglio se non ci penso. Non dovrei pensarci. Se penso a loro come uomini e donne, diventa davvero imbarazzante. Ma, beh, con Kuzaku—


    Haruhiro lanciò un'occhiata a Merry. Hmm. Mi chiedo. Non ho davvero alcuna prova decisiva in un modo o nell'altro. Non che io abbia provato a trovarne qualcuno. Voglio dire, sono liberi di fare quello che vogliono, sì? Ecco perché, anche se non so con certezza cosa stia succedendo, a volte Kuzaku lascia la tenda di notte. Quando lo seguo silenziosamente, a volte lui e Merry parlano fuori. Solo loro due. Li ho visti farlo diverse volte.


    Non lo so, ma sembra che stiano facendo progressi sorprendentemente piccoli...? Tuttavia, detto questo, non è che non siano entrambi coscienti l'uno dell'altro in quel modo.


    Certo, sono liberi di fare quella roba. Haruhiro si disse che avrebbero dovuto fare quello che volevano. Aveva pedinato Kuzaku solo quelle prime volte perché era preoccupato per lui, come aggiunta successiva al party. Tipo, che poteva sentirsi fuori posto.


    Voglio dire, nessuno si preoccuperebbe in una situazione del genere? pensò Haruhiro. Dovrei essere il leader e tutto il resto. Quindi, da quello, sembrava che Merry gli stesse dando dei consigli, e ho pensato: "Oh, bene". Ma sono solo consigli quelli che gli sta dando?! È davvero tutto?! Se c’è qualcosa, vorrei che me lo dicessero! Vorrei che smettessero di intrufolarsi alle mie spalle! Voglio dire, sono curioso... in qualche modo mi sento così, ma, beh, immagino che vada bene?


    Va bene, vero?


    Tipo, sai, va bene finché vanno d'accordo e tutto il resto, sì? Ma se si lasciano o qualcosa del genere, non sarà imbarazzante? O forse saranno in grado di superarlo?


    Lo faranno? Haruhiro non lo sapeva. Non ho l'esperienza. No, non ricordo come era prima di venire a Grimgar, ma probabilmente no? Ecco come ci si sente. Sicuramente non avevo molta esperienza. Questo posso dirlo con certezza. Non è possibile che un ragazzo come me fosse popolare tra le donne. Voglio dire, non lo sono ora. A volte, ho la sensazione che Yume, Shihoru e Merry non mi vedano nemmeno come un membro del sesso opposto. E cosa c'è di sbagliato in questo?


    In realtà era più conveniente così. Significava che quando succedeva qualcosa al party, Haruhiro era l'unico che poteva avvicinarsi alle ragazze con la stessa distanza emotiva che aveva con i ragazzi. Se le cose si fossero messe male tra alcuni degli altri, Haruhiro avrebbe potuto mettersi in mezzo e cercare di riparare le cose.


    È una rottura, e mi chiedo perché dovrei, ma sono io il capo, si disse. Devo accettarlo. So bene che mi mancano quelle che si potrebbero chiamare doti di comando. Ma un buon compagno, un amico relativamente buono, qualcuno che apprezza l'armonia del party e che, anche se non riesce a trascinare tutti con sé, trova un modo per farci andare avanti tutti insieme, quella sorta di figura centrale ... questo è quello che aspiro ad essere.


    Beh, penso che sia quello che mi piacerebbe essere, se posso. Solo se posso.


    "Tette cadenti", cantava Ranta. “Tette cadenti e cadenti. cadenti. Tette. cadenti. Tette.


    Se non ci fosse quello stupido, stupido Ranta e la sua canzone strana e schifosa, probabilmente non sarebbe così difficile, sai? Ti pugnalerò alle spalle, amico, pensò Haruhiro con cattiveria. No, ignoralo, ignoralo e basta.


    È sempre meglio così. Ormai lo hanno capito tutti. Anche Shihoru si sta trattenendo. Scusa, Shihoru, se devi sopportare quel pezzo di merda. Non sono nemmeno cadenti, giusto? Tuttavia, se sono così grandi, non puoi combattere la gravità per sempre...


    No, no, no, fermati. Haruhiro scosse la testa.


    "Ranta, stiamo passando direttamente, capito?" chiese Haruhiro.


    "...Sì, lo so già," disse Ranta. “Non devi dirmelo ogni singola volta. Ho solo sbagliato un po' la prima volta.


    E per questo siamo finiti nei guai, pensò Haruhiro.


    Haruhiro e gli altri misero piede nel regno dei diavoli, che somigliava a un tempio scolpito nel fianco di una grotta. Dalle finestre degli edifici, qualcuno, molti, guardavano verso di loro.


    Non umani, ovviamente. Sebbene fossero costruiti in modo simile agli umani, le loro gambe e le regioni inferiori erano ricoperte da una folta pelliccia e avevano corna simili a capre sulla testa. Avevano tutti dei bastoni che portavano con sé ovunque. Erano chiamati bastoni, ma alcuni erano simili a strumenti contundenti, mentre altri avevano all'estremità lame simili a lance o spade. Erano tutti piuttosto imponenti.


    Baphometh. Conosciuti anche come diavoli.


    "Ciao, ciao," disse Ranta con un sorriso forzato, e poi tornò la stessa identica voce.


    "Ciao, ciao", disse un diavolo.


    Ranta non si era ripetuto. Era opera di un diavolo. Non capivano necessariamente il linguaggio umano, ma erano straordinari nell'imitare le voci.


    "Ehi, smettila!" gridò Yume, colpendo Ranta nella schiena.


    Un altro diavolo parlò con la voce di Yume. "Ehi, smettila!" disse.


    I diavoli non erano particolarmente amichevoli con gli umani, ma non erano nemmeno ostili. Tuttavia, ogni volta che un essere umano diceva qualcosa, lo imitava. Non era chiaro perché. Forse pensavano che fosse divertente, potrebbe essere stato un loro tratto naturale, o forse stavano cercando di vedere come avrebbero reagito le persone. Onestamente, era un po' irritante.


    Tutto ciò che i diavoli avrebbero fatto era osservare gli umani, imitando completamente ogni loro espressione. Prima che raggiungessero questo regno dei diavoli, Haruhiro e il gruppo avevano acquisito quell'informazione. Per quanto frustrante possa essere, fintanto che il party non iniziava nulla da solo, avere le loro voci imitate sarebbe stato il peggio con cui avrebbero avuto a che fare. In quel caso, tutto quello che dovevano fare era chiudere la bocca. Se fossero stati zitti, lo sarebbero stati anche i diavoli.


    Naturalmente, quello era solo il piano. I diavoli avevano un grande amore per l'architettura e la scultura e apprezzavano molto i loro pentagrammi. Tuttavia, a parte le loro doghe e oggetti in pietra, avevano poco valore monetario. Ce n'erano anche molti. Ucciderli sarebbe inutile.


    Nonostante ciò, dopo essere stato imitato solo poche volte, Ranta era partito e aveva iniziato a gridare.


    I diavoli dovevano averla interpretata come un'azione ostile, perché avevano attaccato. Haruhiro e gli altri erano riusciti a scappare in qualche modo, ma da allora, ogni volta che si avvicinavano al regno dei diavoli, i diavoli si radunavano attorno per intimidirli. In effetti, erano stati attaccati due volte e costretti a ritirarsi. Haruhiro quella volta aveva pensato che sarebbero morti.


    Attraversarono la valle conosciuta come il dominio dei tre semi-umani per raggiungere il nido dei Murian,


    ma senza passare per il regno dei diavoli non potevano andare oltre. Il regno dei diavoli aveva una struttura complessa. Non importa quanto fosse capace un party, sarebbe stato difficile farcela se avessero dovuto combattere i diavoli tutto il tempo. Ecco perché mantenevano buoni rapporti con loro. Lo facevano tutti, e Haruhiro aveva intenzione di fare lo stesso, ma dato che Ranta si era comportato come un totale deficiente, i diavoli adesso li odiavano. Peggio ancora, i diavoli sembravano avere bei ricordi e non avevano intenzione di dimenticare ciò che Haruhiro e il suo gruppo avessero fatto. Anche se avessero cercato di aspettare che quell'inimicizia si placasse, non si poteva dire quanto tempo ci sarebbe voluto. Haruhiro e gli altri avevano provato di tutto per mettere di buon umore i diavoli.


    "Ugh, questi tipi mi fanno incazzare... possiamo ucciderli?" Ranta mormorò con un tono stranamente allegro.


    "Ugh, questi tipi mi fanno incazzare... possiamo ucciderli?" imitarono i diavoli.


    "È proprio un idiota", disse Shihoru cupamente.


    "È proprio un idiota”, imitarono i diavoli.


    “Sul serio, amica, smettila...” disse Haruhiro con un sospiro.


    “Sul serio, amica, smettila...” dissero i diavoli, replicando perfettamente anche il suo sospiro.


    "Ma, seriamente, questo deve farti incazzare", ridacchiò Ranta. "Hahaha!"


    “Ma, seriamente, questo deve farti incazzare. Hahaha!"


    "Puoi semplicemente tapparti le orecchie", disse Merry, con il tono più freddo del ghiaccio.


    "Puoi semplicemente tapparti le orecchie", imitarono i diavoli, non meno freddi di lei.


    "Che ne dici di provare a non parlare in primo luogo", disse Yume.


    "Che ne dici di provare a non parlare in primo luogo."


    “Stai zitta, Tettine.”


    “Stai zitta, Tettine.”


    "Non chiamarle così!"


    "Non chiamarle così!"


    “Questo mi farà impazzire...” mormorò Kuzaku.


    “Questo mi farà impazzire...”


    “Se questo è abbastanza per farti impazzire, sei proprio debole, Kuzacky! Fagiolo!» gridò Ranta.


    “Se questo è abbastanza per farti impazzire, sei proprio debole, Kuzacky! Fagiolo!»


    "Per favore, vuoi stare zitto?" disse Haruhiro, tappandosi le orecchie per non dover sentire i diavoli che lo imitavano. Non aveva aiutato.


    "Per favore, vuoi stare zitto?"


    Posso ancora sentirli abbastanza bene, pensò Haruhiro. C'è qualcosa di speciale nelle voci dei diavoli? Non so perché, ma mettendomi le mani sulle orecchie blocca a malapena le loro voci. Non sono Kuzaku, ma sento davvero che questo mi sta facendo impazzire. In realtà, se Ranta tenesse la bocca chiusa, nessun altro direbbe niente. Questo è colpa di Ranta. Tutto è sempre colpa di Ranta.


    Haruhiro aveva lottato per mantenere la sua sanità mentale mentre attraversavano il regno dei diavoli. C'erano luci che brillavano fuori dalle crepe, quindi era abbastanza luminoso, ma le strade erano strette e tortuose, rendendo difficile vedere davanti a sé. A volte anche quella che pensava fosse una strada non era una strada. C'erano molti vicoli ciechi. Se avesse abbassato la guardia, si sarebbero persi in men che non si dica. Aveva preso in considerazione l'idea di provare a fare una mappa, ma aveva dovuto rinunciare all'idea. Non aveva una buona conoscenza delle distanze o della direzione, quindi sarebbe stato troppo difficile disegnare una mappa. Probabilmente sarebbe impossibile, a meno di misurare tutto.


    Una stima minima del tempo impiegato per attraversare il regno dei diavoli era di 40-45 minuti.


    Credo che stiamo già camminando da 45 minuti, pensò Haruhiro.


    Gli edifici simili a templi della grotta erano terminati da un po' di tempo e si era fatto più buio. Haruhiro tirò fuori una lanterna per illuminare la loro strada.


    "Eh...?" disse.


    Quello è strano. Haruhiro si fermò. Aveva fatto brillare la sua luce intorno all'area.


    "Questo è il pozzo della miniera, vero?" chiese. "Dovrebbe essere..."


    "Come dovrei saperlo?" disse Ranta. “Sei tu ad aprire la strada, Parupiro. Ti seguiamo perché ci fidiamo di te. Se stai dicendo che hai tradito la nostra fiducia e ci hai portato in un posto strano che non conosci, allora questo è un grosso problema, amico, un grosso problema. È tua responsabilità! Ora sventrati ritualmente per scusarti, idiota!


    "Abbiamo preso la strada giusta... o avremmo dovuto," Shihoru ignorò Ranta e fu d'accordo con Haruhiro. “Se non sbaglio, almeno...”


    Non sembrava così sicura di sé.


    "Hmm." Kuzaku si voltò. “Non credo che tu abbia torto. Personalmente, cioè...”


    Ancora una volta, non sembra molto fiducioso.


    "Aspetta, aspetta", Yume si guardò intorno irrequieta. “Questo non è il pozzo della miniera? Il pozzo della miniera non era così?


    Quanto a Yume, sembrava che non ricordasse nemmeno com'era fatta la miniera che aveva già visitato diverse volte...


    "C'è qualcosa di diverso..." disse Merry, inclinando la testa di lato, "...forse?"


    Non sembrava affatto sicura di sé.


    “È sbagliato,” disse Haruhiro, ormai sicuro di questo.


    Il pozzo della miniera.


    Si chiamava miniera di Grimble, per la precisione.


    Il nome deriva da creature chiamate grimble che vivevano in questa zona. Erano come topi enormi, ma con la pelle dura come la roccia e le conchiglie sulla schiena. Alcuni rari individui avevano oro, argento e diamanti nei loro gusci, che ovviamente venivano venduti a caro prezzo. Tuttavia, a causa dell'eccessiva caccia, il loro numero era diminuito, o questa era la credenza comune, ma sembrava che la loro popolazione stesse recentemente mostrando una tendenza alla ripresa. 


    Questo era quello che pensavano Haruhiro e gli altri. Questo era il loro settimo viaggio in questa miniera. Nelle ultime sei volte non avevano visto nessun grimble di diamanti, ma avevano individuato un grimble d'oro una volta e un grimble d'argento in quattro diverse occasioni. Chiaramente non erano sull'orlo dell'estinzione. Anche se non erano ancora riusciti a catturarne nessuno, anche le conchiglie d'argento valevano un sacco di soldi, quindi che male c'era a provarci?


    Tuttavia, che si trattasse di conchiglie d'oro o d'argento, sarebbe stato meglio se, una volta riusciti a catturarne una e acquisito una strategia, riuscissero a raccoglierne quante più potevano e venderle tutte in una volta. Se sembrava che ci fossero soldi da guadagnare, un certo numero di altri party si sarebbe probabilmente precipitato al pozzo della miniera. Se ciò fosse accaduto, Haruhiro e il suo gruppo non sarebbero in grado di competere. Avevano bisogno di realizzare un buon profitto prima di allora.


    Quello era il loro piano. Ed erano venuti al pozzo della miniera per prendere dei grimble d'oro o d'argento.


    Sono passati tre giorni, però. pensò Haruhiro.


    Non potevano permettersi di trascorrere più giorni di fila senza fare altro che cercare grimble. Se passavano troppo tempo senza combattere una battaglia difficile, i loro sensi di combattimento avrebbero incominciato a indebolirsi.


    Tre giorni dall'ultima volta che siamo venuti qui, pensò Haruhiro.


    "Questo non era qui", disse. «Non l'ultima volta.»


    Haruhiro diresse la sua lanterna verso quello che avrebbe dovuto essere un muro di roccia. La luce fu risucchiata nell'oscurità e svanì. Sembrava piuttosto profondo.


    “...Questo buco,” disse Haruhiro.


    "Come!!" Ranta urlò enfaticamente. “Hai sbagliato! Boroborwo! Hai preso la strada sbagliata! Questo non è il pozzo della miniera, amico! Voglio dire, lo chiamano pozzo della miniera, ma è solo una normale cosa simile a una caverna simile a un labirinto! Sono dappertutto! Questo posto sembra proprio simile! Questo è tutto! Usa un po' di buon senso!”


    "No ma..."


    Non ho preso la strada sbagliata, non credo, pensò Haruhiro. Sono fiducioso ... Ma, beh, perché questo buco è qui quando non dovrebbe essere?


    Era largo tre metri e alto più di due. Non c'era modo che potessero averlo ignorato. Se ci fossero passati accanto, era garantito che se ne sarebbero accorti. Era un grande buco rotondo.


    Haruhiro guardò a destra ea sinistra. Perché, come diceva Ranta, il pozzo della miniera era come una caverna naturale, senza niente di speciale. Non aveva caratteristiche particolari che lo facessero risaltare, niente che potesse servirgli per riconoscerlo a colpo d'occhio. Quindi, sebbene non potesse dire nulla di definitivo, a parte l'esistenza di questo buco, non era diverso da prima, pensò.


    "Qualcuno", disse Yume distrattamente. «Sono venuti e l'hanno scavato, non credete? Questo buco.


    "Come se potessero!" Ranta diede un calcio al suolo. “Chi scaverebbe una buca! Qui nel Wonder Hole! Pensa prima di parlare!”


    "Lo dici tu, ma anche il Wonder Hole è solo un grosso buco!" Yume ribatté.


    “Ehm...?” Ranta incrociò le braccia e inclinò la testa di lato. "Ora che me lo dici, immagino di sì...?"


    "Potrebbe non essere stato un essere umano", disse Shihoru in tono cospiratore. "Potrebbero esserci tutti i tipi di creature qui che scavano..."


    "Wow", disse Kuzaku, infilando la testa nel buco. “Certo che è buio. Pensate che ci sia qualcosa lì dentro?


    "Aspettate." Merry tirò il braccio di Kuzaku. "È pericoloso."


    Sì, mostra solo quanto siete vicini, pensò Haruhiro... O è qualcosa che potrei aver pensato o meno. No, non ci sto pensando, ok? È davvero imbarazzante. Tuttavia, è qualcosa che potrei avvertirvi di non fare, sapete? Eh... forse?


    Ma, quando Haruhiro si schiarì un po' la gola, Merry sembrò tornare in sé, si voltò e lasciò andare il braccio di Kuzaku.


    Eh? Eh, eh, eh? pensò Haruhiro. Perché sta goffamente cercando di mettere una certa distanza tra sé e Kuzaku, mi chiedo? Forse è davvero imbarazzante per lei? Mi sono messo sulla loro strada? Forse dovrei chiedere scusa? Non è quello che stavo cercando di fare.


    Haruhiro sospirò.


    Dovrei smetterla, pensò. Voglio dire, è quasi come se fossi geloso. Non che io lo sia. Voglio dire, sì, ero interessato a Merry. C'è stato un tempo in cui mi sentivo così. Ma, beh, lei è chiaramente fuori dalla mia portata. Tuttavia, se dovessi dire se mi piace o la odio, direi che mi piace. Ad esempio, se Merry mi chiedesse di uscire con lei, ovviamente, direi di sì. Ma questo è tutto.


    Vorrei che dicesse: "In realtà, noi due stiamo uscendo". Mi renderebbe più facile accettarlo.


    In realtà, non dà fastidio a tutti gli altri? Ad esempio, devono averlo più o meno notato, giusto? Che sta succedendo qualcosa di sospetto tra Merry e Kuzaku? Tipo, è evidente, vero? O a tutti gli altri non interessa? Forse mi importa un po' troppo?


    Forse sono solo eccitato? si chiese Haruhiro, quasi prendendosi gioco di se stesso. Arrapato. Se dicessi che sono come una bestia selvaggia in calore, sarebbe troppo sfacciato. Sento che non è proprio così comunque. Quindi cos'è? Voglio essere innamorato? Per avere una ragazza? Sì, forse è così.


    Voglio una ragazza.


    —Non che possa averne una.


    “Sì, questo è il posto,” disse Haruhiro. "Questo è il pozzo della miniera."


    Haruhiro guardò ciascuno dei suoi compagni. Pensò, voglio prendere a calci Ranta. Ma a parte questo, il mio party attuale è più prezioso e di qualsiasi altra cosa.


    “Ma adesso c'è un buco,” disse Haruhiro. “Non so perché. La domanda è: cosa facciamo al riguardo?


    Non è il momento di dire che voglio una ragazza. Quando penso a Moguzo, in qualche modo, sento che potrebbe essere troppo presto anche per me. Non incontro molte nuove persone, quindi non è che ho opzioni. Inoltre, se lascio che il mio cuore venga distratto da cose stupide e ho la testa tra le nuvole, sarebbe un grosso problema. Devo contenermi.


    "Potrebbe essere una nuova scoperta", concluse Haruhiro.


    Quando Haruhiro lo disse, i suoi compagni, Ranta in particolare, si entusiasmarono.


    Una scoperta.


    Qualcuno doveva aver scoperto il Wonder Hole in primo luogo. Poi, con il progredire dell'esplorazione, c'erano state ulteriori scoperte all'interno del Wonder Hole, che sono continuate fino ad oggi.


    Ad esempio, Soma, il capo del gruppo Haruhiro e gli altri erano, tecnicamente, membri dei Day Breakers, esploravano sempre terre disabitate per trovare un percorso verso gli ex regni di Ishmal e Nanaka. Lui e il suo gruppo scoprivano ogni giorno luoghi e creature sconosciute.


    Fondamentalmente, la gloria delle nuove scoperte sarebbe andata a party come quello di Soma, che spingevano sempre più in profondità. Tuttavia, il Wonder Hole era infinitamente vasto. Si diceva che anche la valle dei buchi, il nido di Murian e il regno dei diavoli non fossero stati completamente esplorati, soprattutto perché i disastri naturali o le azioni delle creature che vi risiedevano potevano far cambiare il Wonder Hole a volte. Non c'era modo di prevedere dove sarebbero potuti avvenire quei cambiamenti.


    In altre parole, anche Haruhiro e il suo gruppo avevano avuto la possibilità di fare una nuova scoperta. Questo buco poteva benissimo essere quello. Dall'altra parte di questo buco, potrebbe esserci un intero altro mondo di cui nessuno sapeva nulla.


    "Cosa ne facciamo? Amico...» Ranta si leccò le labbra. “Non c’è nemmeno bisogno di dirlo, vero? C'è solo una cosa da fare.


    “Ho una brutta sensazione...” Shihoru strinse forte il suo bastone, rimpicciolendosi in sé stessa e tremando.


    "È colpa mia?!" gridò Ranta. "È colpa mia, eh, tette cadenti?!"


    "Te l'ho detto, non sono cadenti!" gridò Shihoru.


    "E te l'ho detto, mostramele!"


    "OH...?" disse una voce.


    "Eh?" Haruhiro corrugò la fronte.


    Chi aveva fatto quel "Oh...?" solo ora vieni da? Era stata la voce di un ragazzo. Ma non di Ranta o di Kuzaku.


    Haruhiro si voltò. Poteva vedere la luce di una lanterna o di un apparecchio di illuminazione simile.


    Qualcuno stava arrivando dalla direzione del regno dei diavoli. Non solo una persona. Non sapeva dire il numero esatto, ma era un party.


    «Ah!» gridò un altro uomo.


    "Eh?" Haruhiro reagì con sorpresa. Questa volta era una voce che riconobbe.


    Qualcuno si precipitò fuori dal partysconosciuta e corse verso di loro.


    “Ehi, ehi! Harucchi! Se non è il mio vecchio amico, Harucchi! Che fortuna! Oh, era troppo difficile da ottenere?! Voglio dire un coinkydink, una coincidenza! E che coincidenza, noi che ci incontriamo qui! Sono io, io, piccolo vecchio me! Kikka! Sì, sì! Facciamo un rah-hoo per il nostro incontro!”


    Si erano incontrati con Kikkawa.


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