Film di fantascienza

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    CITAZIONE (melma @ 10/8/2016, 21:03) 
    Maze runner mi è piaciuto molto finche non sono apparsi xxx..a quel punto mi è partito il bestemmione.

    Si anche a me, così comunque spoileri il secondo film :asd: modifica..

    Altri due film belli belli ma che vanno rivisti più volte per capirli sono Donnie Darko e Premonitions
     
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  2. Oryzon
     
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    Maledette notifiche che non arrivano :pls:

    Su Star Wars...diciamo che è un po' e un po'?
    Ha innegabilmente sia aspetti fantasy che fantascientifici,
    Il problema nello definire Star Wars un genere preciso sta nel tempo in cui è ambientato, se fosse ambientato in un epoca di cui sappiamo qualcosa sapremo definirlo con certezza, ma dato il fatto che è ambientato in un futuro lontano, non sappiamo come si evolveranno le cose. :fumoso:
    Poi ovviamente è come la penso io, non un dato di fatto.

    Maze Runner mi è piaciuto il primo, aspetto di vederli tutti per un parere più in generale.

    Divergent mi fa cagare :sisi: senza mezzi termini :asd:

    Mi son andato a leggere le trame dei due film citati da Mirko e i due, oltre ET, citati da Namino, probabilmente li vedrò quando posso :sisi:
     
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    CITAZIONE (Tarlo la Particella di Dio @ 10/8/2016, 23:56) 
    Coff coff *ahem*

    Gli sviluppi possibili della nostra umanità, un interesse costante della fantascienza, sono assenti in una storia atemporale e svincolata da ogni forma di verosimiglianza (solo la trilogia prequel contiene qualche legame più realistico con la sua fantapolitica). Star Wars non proietta ma conserva, non ipotizza un domani ma rinnova un mito moderno, non ci dice quello che saremo, ma quello che siamo e che siamo sempre stati. Ce lo suggerisce la sua storia, futuristica, ma non futuribile; ce lo conferma, quella firma iniziale che è anche un'esplicita e ricorrente dichiarazione di intenti: tanto tempo fa, in una galassia lontana e ancora più lontana.

    Nel racconto scorrono potenti le gesta di cavalieri armati di spada, la minaccia di uno spietato Impero e il percorso di un prescelto decaduto in un'armatura malefica.

    Non esiste avventura epica senza un eroe pronto ad affrontarla, senza colui che si accolla un pesante fardello da sopportare in solitudine, dentro se stesso. Il fantasy ci ha insegnato che spesso la missione eroica viene messa nelle mani di persone ancora inadatte a compierla. Sono giovani dall'animo puro e dalla vita semplice (Luke è un contadino, Anakin un piccolo meccanico), destinati a grandi cose, ma catapultati di colpo dentro imprese fuori dalla loro portata e molto al di là delle loro possibilità. Ancora inesperti e smarriti, questi eroi acerbi vivono un lungo percorso di formazione che tocca passaggi obbligati: il saluto al rassicurante focolare domestico, la graduale presa di coscienza di un mondo prima sconosciuto (che in gergo si chiama "pancia della balena") e la necessità di una guida. Così come per Frodo e Bilbo, anche i due Skywalker vengono strappati dalle loro quotidianità e accompagnati verso il loro destino, presi per mano e poi condotti verso un percorso di dolorosa consapevolezza. Essere un eroe va al di là della gloria, perché significa prima di tutto fatica: prove da superare, addestramenti, sconfitte, perdite, dolore. E l'urlo di Luke e la caduta di Anakin sono lì a ricordarcelo.

    La figura del mentore è centrale in ogni racconto di formazione che si rispetti e assai ricorrente in molte saghe fantasy (pensiamo a Gandalf e Silente, solo per citare i più noti). Ma se in altre storie il binomio maestro-allievo è un codice rispettato, in Star Wars diventa una regola, con la coppia che viene istituzionalizzata. Yoda spiega la visione rigida dietro l'etica jedi (e sith).

    In questo grande disegno narrativo, la graduale crescita del singolo non basta per portare a termine la missione. L'impresa, ovvero la lotta inevitabile contro un Male in rapida ascesa (nella trilogia prequel) o da spodestare (nella trilogia madre), richiede altre forze, perché si fa sempre più complessa e impossibile da affrontare in solitaria. Un effetto domino di eventi allarga lo sguardo verso un'avventura immensamente più grande del prescelto, così anche Luke Skywalker deve abbracciare l'idea di una compagnia di ventura. Solitamente composta da membri assai diversi tra loro, la compagine eroica è un concentrato di caratteri opposti, ma uniti dallo stesso obiettivo.

    Nel fantasy, come nelle fiabe, bisogna subito mettere le cose in chiaro e delineare i contorni dei buoni e dei cattivi. In particolare l'epic fantasy (o high fantasy) si basa proprio sullo scontro assoluto tra Bene e Male, intese come entità opposte dove i connotati degli eroi si distinguono nettamente da quelli dei malefici antagonisti. Una concezione che ricorre anche nelle premesse narrative di Guerre stellari, un film dove questa opposizione è più che esplicita, sottolineata a più riprese da costumi, nomi e personaggi. Lucas veste i cattivi con abiti scuri (Darth Vader è più nero del petrolio) mentre concede panni chiari a futuri paladini dal volto angelico. E, come se non bastasse, la tremenda arma di distruzione di massa nelle mani dell'Impero si chiama Morte Nera. Con questo scontro sempre in primo piano nello sguardo dello spettatore, nel corso del racconto Lucas rende questi confini meno netti, con il bene che si specchia nel male e viceversa.
    A proposito di rapporto con le forze malefiche, Star Wars si inserisce in un altro solco segnato dalla tradizione fantasy. L'Unico Anello forgiato da J.R.R. Tolkien e gli Horcrux immaginati dalla Rowling? Come ne Il Signore degli Anelli prima e in Harry Potter dopo, anche nella saga di Lucas il Male è molto più complesso di un "semplice" nemico respingente da abbattere. No, perché il Male esercita sull'eroe un fascino tentatore, lo invita a provare l'ebrezza di un potere distruttore.

    Proprio come Frodo anche Luke sfiora la sua nemesi e subisce una forte destabilizzazione psicologica nel confronto con Darth Vader. Ancora più corrosiva e tragica sarà la sorte di Anakin, raggirato e sfruttato dalla stima interessata di Palpatine che lo farà cadere nel Lato Oscuro. Per tutti questi motivi, le gesta degli eroi di Lucas contemplano anche il sacrificio, che sia l'annientamento della persona o anche solo una purezza disincantata che pian piano svanisce e lascia spazio al dolore dell'esperienza.

    Tarlo, hai dimenticato di citare la fonte :asd:

    http://movieplayer.it/articoli/star-wars-u...ascienza_15298/

    Questo tizio avrà anche ragione, ma chissà se Lucas aveva pensato tutte queste cose quando ha creato la saga :facepalm:
    L'articolo è interessante, io di sicuro non avevo notato tutte queste cose...l'unica cosa che ho notato subito è stata la recitazione: pietosa (sebbene il film mi sia piaciuto)
     
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    Guarda me lo fecero notare l'anno scorso a character design :lol2: (origliavo :sisi:) grazie al cielo è opinione comune così non ho avuto bisogno di scrivere un tema a mezzanotte :asd: (anche se poi ho dovuto scriverlo davvero :facepalm: )

    Comunque sono cose a cui non si fa caso se non ti metti ad analizzare bene (pensa che studiando narrativa cinematografica mi è saltato fuori che le storie di epica classica sono quasi sempre traslate nelle guerre del novecento :pls: adesso so perché fanno tutti la parodia di The Phantom :pls: )

    Sul fatto di Lucas penso proprio di sì, per arrivare dove è arrivato i generi se li deve essere studiati per forza come base
     
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    tua mamma gonfia banane giganti, a mazzi da 6.

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    A bhe se lo dice il signor Giuseppe Grossi ci credo. Quindi ora che abbiamo appurato che nei fantasy ci sono pistole laser e viaggi nello spazio mi sa che siamo andati off topic di parecchissimo.
    Allora non so proporrei altri film ma mi viene il dubbio che l'epica medievale serpeggi anche in quelli quindi magari smarginiamo in altri generi.
    Vabe provo, Distric 9 è un film di fantascienza che per tematiche non è neanche lontanamente fantascientifico ma il genere è quello. Se qualcuno lo ha visto leggo volentieri ciò che avete da dire ma per ora non mi esprimo.
     
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