31 giorni di Melvina's Therapy

Questo perché è sia una persona che diventa "negativa" (per i soprusi che subisce da piccola, dalle gemelle, e il mancato supporto di chi gli sta attorno, Billy a parte - che però è, a sua volta, una vittima dell'ingranaggio generale), sia una persona che "nasce" "negativa" (rappresentata mefatoricamente dalle ciocche di capelli grigie) e pure una "vittima" (perché la sua sensbilità, il suo essere "diversa" diventa motivo di cattiveria, perché nonostante la trasformazione mantiene la sua fragilità, semplicemente la copre con una matrioska, aggiungendo strati di vaccini all'esterno di essa).

Quindi, alla fine, ci vengono mostrate due tematiche molto interessanti: la paura, soprattutto della morte, e il come affrontare e superare tutte le avversità dela vita. Il secondo discorso, in particolare, emerge dalle parole di Beatriz nell'ultimo capitolo, a chiusura della storia, e secondo me non è così banale o scontato dare una risposta o appoggiare completamente l'accettazione delle regole del gioco. Pensiamo proprio ad un gatto come quello che tiene con sè Beatriz alla fine della storia, a un animale domestico: saremmo disposti a passare anni di gioie e dolori con lui, consapevoli che ci saranno entrambe le componenti, o per non voler pagare questo prezzo (i dolori, la morte) decideremmo di rinunciare anche alla "felicità"?

Poi credo che contino molto anche le esperienze personali ed il contesto. Il discorso di Beatriz pecca un po' di questo, ovviamente perché non può sapere nei dettagli tutta la triste infanzia di Melvina. Beatriz ha trovato quella forza che Melvina non ha avuto, nel superare il suo dolore, ma Melvina non ha mai, realmente, potuto trovare una "via di fuga". Perché era chiusa tra le sbarre di quel convento e perché proprio i suoi unici due punti d'appoggio, i suoi "Ziggy" sono svaniti ad un certo punto: Grethel non è mai stata una vera e propria amica, solo una persona terrorizzata anche dalla sua ombra e che preferiva lasciare Melvina, la sua migliore amica, in balia delle gemelle pur di non diventare a sua volta un bersaglio. Billy perché dal punto di vista di Melvina si è rivelato un "boia", un essere mostruoso che mirava unicamente a fargli del male, anche se, come detto prima, è stato anche lui una vittima, ma Melvina non lo sa e non l'ha capito. In altri termini, questo non giustifica Melvina ma non la condanna completamente.